Introduzione

Insieme ad Enzo Maresca, Raffaele Palladino e Alberto Gilardino è forse il tecnico più promettente della nuova generazione italiana Davide Possanzini che ha appena riportato il Mantova in Serie B dominando il campionato di Serie C ed esprimendo uno dei giochi più bella della scorsa stagione.
Davide Possanzini ha idee chiare di che tipo di giocatori ed approccio devono avere: “Devo conoscere e toccare con mano l’uomo, prima ancora del professionista, perché per me sono importanti le persone”. Vincitore del Premio Rosa Camuna di Regione Lombardia, l’ex attaccante è un discepoli di Roberto De Zerbi e di conseguenza di Josep Guardiola. Scopriamo nel dettaglio le sue idee in questa analisi tattica.

Analisi tattica dell Mantova di Davide Possanzini

Sistema di gioco

Sistema di gioco base: 1-4-3-3

Sistema di gioco difensivo: 1-4-2-3/1 o 1-4-3-1/2

Sistema di gioco offensivo: 1-3-3-4 o 1-3-2-5

Costruzione del Mantova di Davide Possanzini

Il Mantova nella scorsa stagione, quindi molto probabilmente anche in quella 2024/25, si è schierato con il 4-3-3.  Davide Possanzini preferisce avere un portiere molto abile con i piedi sia per le giocate a corto raggio ma anche per trasmissioni oltre la prima linea di pressione avversaria.

Composta da calciatori abili nella costruzione dal basso, la linea difensiva del Mantova sviluppa la manovra dal portiere i due terzini restano bassi per aiutare nel giro palla, mentre se la costruzione è diretta uno dei due si alza moltissimo andando a fissare l’ampiezza a destra mentre l’altro resta bloccato dietro.

In cabina di regia del Mantova c’è il vero metronomo della squadra sostenuto dalle due centrocampisti molto mobili che in base alla pressione avversaria possono scendere per dare una mano o fissare la profondità della squadra avversaria occupando la zona di rifinitura.

La posizione e interpretazione del ruolo di esterno alto da parte del Mantova di Davide Possanzini

Davide Possanzini ama usare l’esterno destro alto come calciatore che lega il gioco, infatti gli chiede di giocare dentro il campo e ricevere palla sui piedi o occupare la zona di rifinitura. L’altro esterno invece deve essere abile nell’1 contro 1 e la punta è forte fisicamente che lo rende fondamentale per fare da sponda e gioco duro con i difendenti avversari.

Come primo obbiettivo il Mantova di Davide Possanzini è attirare la pressione avversaria e la conquista del centro del campo con passaggi verticali. Se la squadra avversaria è brava a chiudere le linee di passaggio centrali allora opta per una costruzione diretta sull’attaccante o l’esterno destro che viene dentro al campo e incontro alla palla. Nel caso di costruzione diretta il Mantova si schiera con una difesa a tre liberando un terzino che si alza e bloccando l’altro.

Sviluppo

Superata la prima linea di pressione avversaria la manovra del Mantova di Davide Possanzini continua con passaggi corti preferibilmente per vie centrali con un centrocampo scaglionato dove il mediano detta i ritmi della squadra, alternando in base al momento e situazione uno scarico all’indietro o un’accelerata con passaggi per l’esterno venuto incontro o uno dei centrocampisti in rifinitura.

Lateralita’ e Rifinitura

Una volta che la palla arriva sulle fasce ai terzini il Mantova di Davide Possanzini cerca di sovraccaricando le catene esterne fino a cinque giocatori. Appena raggiunta questa zona e la superiorità, si cerca di concludere con un cross o di attirare la pressione avversaria per poi cercare il cambio gioco.

Fm 24 la catena laterale del Mantova di Davide Possanzini

Finalizzazione del Mantova di Davide Possanzini

Squadra bravissima a sfruttare gli spazi concessi, il Mantova di Davide Possanzini sfruttando gli inserimenti in area di rigore grazie al lavoro dell’attaccante e arriva alla conclusione anche da fuori area con i centrocampisti ma anche con gli esterni convergendo dentro il campo.

Fase di non possesso del Mantova di Davide Possanzini

Primo pressing

Quando gli avversari iniziano l’azione dal portiere il Mantova di Davide Possanzini non esce forte concedendo la prima giocata agli avversari cercando di coprire le giocate centrali e indirizzando verso l’esterno e obbligarli ad un retropassaggio o ad un lancio lungo.

Linea difensiva

Con palla centrale la linea difensiva del Mantova di Davide Possanzini difende a uomo nella zona con un terzino che rompere la linea per andare in pressione forte sugli attaccanti avversari mentre i due difensori centrali e il terzino opposto convergono verso il centro per coprire la porta. I centrocampisti seguono gli inserimenti degli avversarie.

Le due fasi di transizione del Mantova di Davide Possanzini

Transizione positiva

Principio cardine del Mantova di Davide Possanzini è che appena recuperata la palla si verticalizzi, portando tanti uomini ad attaccare la linea avversaria. Se la squadra avversaria è messa bene la squadra deciderà di consolidare il possesso con un fraseggio corto, tornando anche dal portiere.

Transizione negativa

Grazie ad un gioco corale e manovrato il Mantova è facilitato molto nel compito in questa fase e appena si perde la palla ci sti i molti uomini in zona palla ricercando la riconquista immediata.