Dopo qualche anno di assenza dalle panchine italiane ed europee con la negativa seconda stagione al Tottenham finita con l’esonero, nonostante nella prima da subentrante Antonio Conte portò gli Spurs da metà classifica alla qualificazione in Champions League. Soprannominato l’uomo delle macerie perché chiamato spesso per ricostruire là dove tutto è crollato e riportare il successo, come per esempio successo con Inter e Juventus.

Nelle state 2024 sembrava sicuro il suo approdo al Milan dopo l’esonero di Stefano Pioli ma la società rossonera ha poi virato su Paulo Fonseca spingendo Antonio Conte ad accettare la corte, e i soldi visto che De Laurentiis mai come quest’anno aveva investito sulla squadra tra calciatori e allenatore, del Napoli. Uno dei punti fermi richiesti dal tecnico pugliese per accettare è stato l’arrivo di Lukaku anche a discapito di Osimhen e così è stato e non è un caso che proprio dall’arrivo del belga i partenopei abbiamo iniziato ad ingranare fino a raggiungere l’attuale seconda posizione in Serie A, prime tra le rivali per lo scudetto. Scopiamo l’analisi tattica del Napoli di Antonio Conte.

Analisi tattica del Napoli di Antonio Conte

Moduli usati 

Base 3-4-2-1

Fase di possesso 2-3-5 3-4-3

Fate di non possesso 3-4-3 5-3-2

Costruzione del Napoli di Antonio Conte 

La costruzione del Napoli di Antonio Conte prevede la costante partenza dalla difesa con i tre centrali difensivi che sì allargano permettendo ai quinti di salire fino alla metà campo mentre sono i due centrocampisti ad abbassarsi incontro al portatore, con Lobotka come punto di riferimento da essere servito.

La variante è il lancio diretto del portiere ho di un centrale difensivo per Lukaku.

 

Lo sviluppo del Napoli Antonio Conte

Lo sviluppo del Napoli Antonio Conte avviene prevalentemente nelle zone centrali. In questa fase i terzini si alzano larghi sulla linea degli attaccanti permettendo ai due braccetti di avanzare nella metà campo avversaria. Il destro, Di Lorenzo, e quello dei due incaricato per attaccare di più risultando decisivo anche in zona gol, mentre l’altro è più di aiuto alla manovra.

 

Lobotka è sempre l’incaricato dello smistamento del gioco posizionato, insieme all’altro centrale difensivo, sul centrocampo muovendosi perlopiù orizzontalmente. Il compagno di reparto Anguissa invece fa un lavoro da elastico tra inserimento offensivo e appoggio per la manovra.

Lavoro questo fatto anche dai due trequarti che svariano su tutto il fronte offensivo cercando di non dare punti di riferimento, stando però vicino a Lukaku per sfruttare il suo lavoro di sponda.

Lateralità

La Lateralità del Napoli è rappresentata dai soli due terzini che stanno alti per allargare la difesa avversaria creando spazio centrale per l’inserimento dei compagni ma difficilmente vanno al cross sul fondo. Quando su queste zone del campo sia affacciano i due trequartisti, il loro lavoro è quello di sovrapporsi internamente per lasciargli l’uno contro uno o eventualmente essere serviti dentro il lato corto dell’area di rigore.

Finalizzazione del Napoli di Antonio Conte

Come anticipato in precedenza, il Napoli di Antonio Conte punta molto sulla fisicità di Romelu Lukaku che come dichiarato dall’allenatore: “Fa giocare bene anche chi gli sta vicino” e vedendo la differenza di rendimento tra l’anno scorso e quest’anno di Di Lorenzo e Kvara per fare due nomi, non ha tutti i torti.

L’obiettivo infatti è quello di sfruttare gli inserimenti dei compagni attorno a Lukaku come il georgiano, Politano o chi per lui, Anguissa e lo stesso terzino italiano. La zona come anticipato è quella centrale, al massimo possono spostarsi nella zona esterna dell’area di rigore per finalizzare l’azione.

 

Fase di non possesso del Napoli di Antonio Conte

La fase di non possesso del Napoli di Antonio Conte è forse più importante di quelli di possesso. Infatti in tutte le sue esperienze passate, il segreto del successo è stata l’aggressione intensa e feroce ai portatori di palla avversari sin dalle prime battute dell’azione, recuperando spesso palla in zona vantaggiose del campo e facendo pervenire palloni facili alla propria difesa rischiando di conseguenza molto meno di subire gol o potenziali azioni da gol.

In prima pressione alta la squadra si schiera con tre uomini avanzati e i due quinti molto alti formando un 3-4-3. Man mano che gli avversari si abbassano la squadra si schiera con un 5-3-2 o 4-4-2 con Kvara che resta alto insieme a Lukaku e il terzino del lato palla resta alto.

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