Introduzione
Dopo aver raggiunto una storica qualificazione alla Champions League 2024/25 grazie al quinto posto raggiunto in Serie A, il Bologna perde in un solo colpo l’artefice dalla panchina Thiago Motta, accasato alla Juventus, e i due giocatori più rappresentativi Calafiori e Zirkzee passati rispettivamente ad Arsenal e Manchester Utd. La dirigenza rossoblù si è però rimboccata le maniche ed è andata a prendere l’allenatore che ha giocato le ultime due finali di Conference League Vincenzo Italiano e due attaccanti giovani e di prospettiva come Castro e Dallinga.
Il mister ex Fiorentina dopo un’inizio con qualche difficoltà per il cambio di stile di gioco e dei leader citati in precedenza è riuscito a far ingranare la squadre e rigenerare alcuni giocatori come Orsolini e Ndoye. Nell’ultimo periodo è riuscito a sbloccarsi anche l’attaccante ex Tolosa Dallinga mentre Castro è riuscito sin da subito a trovare la via del gol. Vincenzo Italiano è già nella storia del club dopo l’ultima vittoria in campionato con il Monza stabilendo il record di punti dopo le prime 20 gare stagionali nell’era dei tre punti a vittoria, 33, uno in più rispetto allo scorso campionato a questo punto del torneo. Inoltre la rimonta sul Borussia Dortmund ha portato alla prima storica vittoria in Champions League del Bologna. Scopriamo l’analisi tattica.
Analisi tattica
VIDEO SPIEGAZIONE
Moduli usati dal Bologna di Vincenzo Italiano
Sistema di gioco di base: 4-3-3
Sistema di gioco che è in fase di possesso: 2-3-2-3
Sistema di gioco di non possesso: 4-3-3/4-5-1/5-4-1
Una volta superata la prima pressione avversaria, preferibilmente con la palla a terra, il Bologna di Vincenzo Italiano vede uno schieramento 2-3-2-3. Due difensori centrali, il mediano con i terzini, un centrocampista con i due esterni e l’altro centrocampista vicino alla punta.I tre centrocampisti, una volta effettuato il passaggio, cercano lo spazio libero dietro la linea della palla in appoggio o tra le linee di centrocampo e difesa avversaria.
La lateralità è importante per Vincenzo Italiano visto che l’azione si sviluppa principalmente sulle corsie laterali. I terzini hanno il compito di avanzare e partecipare all’azione offensiva dando ampiezza al gioco attraverso sovrapposizioni ed inserimenti. Le catene laterali sono formate dal terzino, centrocampista ed esterno alto.
La rifinitura non è usata per il possesso ma grazie alle continue rotazioni degli uomini presenti si apre lo spazio per gli inserimenti senza palla di esterni, terzini, centrocampisti e attaccanti.
Finalizzazione del Bologna di Vincenzo Italiano
Nella fase finale dell’azione il Bologna attacca la porta avversaria sfruttando gli spazi creati. Quando l’azione si è sviluppata sugli esterni viene cercato un cross in area di rigore, occupata dagli attaccanti e dagli inserimenti dei centrocampisti. Se invece la squadra avversaria concede spazi centrali e tra le linee, questi vengono sfruttati dai 3 attaccanti che possono così ricevere palla e attaccare la porta centralmente, affrontando l’avversario in 1vs1 oppure cercando degli scambi stretti per la conclusione.
Fase di non possesso
Il Bologna di Vincenzo Italiano attua una prima azione difensiva basata su un primo pressing ultraoffensivo, portando molti giocatori vicino la palla nella loro metà campo, anche a costo di perdere la propria posizione e le distanze con i vari reparti. Il primo pressing viene effettuato dall’attaccante centrale affiancato dalle due ali sui difensori centrali.
Nella fase difensiva bassa i due esterni alti si abbassano vicino ai centrocampisti formando un 4-5-1. Non è escluso vedere anche una difesa a 5 con il mediano che si abbassa travi difensori centrali.
Transizione positiva e negativa
La squadra rossoblù quando perde la palla cerca di riconquistarla immediatamente in posizioni favorevoli del campo. Quando la recupera palla, tende a mettere in difficoltà l’avversario creando delle occasioni da goal con rapidi contropiedi.
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