Introduzione
Uno scudetto e altri trofei nazionali, una finale di Champions League contro Guardiola dove il risultato finale grida vendetta alla guida dell’Inter. Questo Simone Inzaghi, l’allenatore più vincente per quanto riguarda la Coppa Italia e uno dei mister migliori in Italia e al Mondo.
Se vogliamo fare una critica forse gli scudetti potevano essere di più pensando al periodo Covid-19 quando prima dello stop imposto dalla pandemia la sua Lazio era prima e molto avvantaggiata sulla Juventus di Sarri che poi vinse quel campionato così come pochi anni fa dove ad approfittarne fu il Milan. Nonostante ciò però il lavoro di Simone Inzaghi in nerazzurro è ottimo vista anche lo scetticismo iniziale di stampa e tifosi visto che il suo predecessore era un certo Antonio Conte. Scopriamo l’analisi tattica dell’Inter di Simone Inzaghi 24/25.
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Analisi tattica dell’Inter di Simone Inzaghi 2024/25
Moduli usati
Base: 352
Fase di possesso: 3-3-4/2-1-3-4
Fase di non possesso: 3-5-2 e 5-3-2/5-3-1-1
Costruzione
L’Inter di Simone Inzaghi 24/25 predilige una costruzione dal basso con un possesso palla molto ragionato con i tre difensori centrali che non forzano la giocata. Possono fraseggiare con uno dei terzini o con i tre centrocampisti tra le linee i quali si alternano per ricevere palla. In questa fase, come un tutte le altre, i giocatori più importanti sono Barella e Calhanoglu, con il primo che svolge un ruolo da tuttocampista e spesso si trova ad iniziare l’azione e allo stesso tempo a concluderla. Per il turco non servono molte parole per spiegare l’importanza della sua geometria, visione di gioco e piedi raffinati. Sommer, il portiere, è dotato di buone capacità di impostazione e viene coinvolto nella manovra.
Sviluppo dell’Inter di Simone Inzaghi 2024/25
La linea di centrocampo dell’Inter di Simone Inzaghi è scaglionata con interpreti tutti dotati di eccellenti qualità di fraseggio nello stretto e capaci di lanci lunghi e verticalizzazioni verso le punte. I tre centrocampisti si muovono molto senza dare punti di riferimento per sfruttare gli spazi lasciati liberi sia centralmente sia sulle catene laterali, ovviamente ognuno con le sue caratteristiche.
Lateralità
Il punto di forza dell’Inter e proprio la lateralità e quindi il gioco sulle fasce che grazie alle coppie Pavard-Darmian e Bastoni-Dimarco garantisce imprevedibilità, corsa e anche diversi gol ed proprio Dimarco è il più pericoloso dei quattro, grazie alle sue doti tecniche e di inserimento. I due esterni nella stagione 2024/25 tendono a stare più stretti e inserirsi internamente nell’area di rigore, lasciando così la fascia larga al braccetto che funge da vero e proprio terzino.
In questa sottofase di gioco risultano molto efficaci gli smarcamenti preventivi degli esterni quando la circolazione di palla si concentra sulla fascia opposta alla propria di competenza, in modo da farsi trovare pronti per sfruttare gli spazi e attaccare la profondità. I centrocampisti Barella e Mkhitaryan contribuiscono al gioco laterale allargandosi per scambiare con gli esterni e braccetti.
Rifinitura
Nella zona di rifinitura sono importantissimi i movimenti con e senza palla di Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Il capitano dell’Inter spesso si abbassa venendo incontro al pallone per poi riallargare il gioco sulle catene laterali, imbucare un compagno tra le linee o ancora avanzare palla al piede. La punta francese, invece, tende ad attaccare la profondità. I due centravanti svariano molto e spesso si scambiano di posizione.
Finalizzazione dell’Inter di Simone Inzaghi 24/25
I nerazzurri tendono a portare spesso quattro o cinque uomini in area di rigore, pertanto le soluzioni offensive che l’Inter di Inzaghi può adottare sono molteplici. Innanzitutto, grazie allo sviluppo di gioco sulle catene laterali, risultano frequenti le sovrapposizioni interne ed esterne sulla fascia, in particolare Dimarco, per rifornire le punte con cross e traversoni tesi ma anche conclusioni personali.
Le qualità tecniche dei giocatori interisti emergono poi con triangolazioni, dribbling e giocate nello stretto. L’alternativa contro difese molto chiuse e basse è il tiro da fuori area viste le qualità balistiche di giocatori come Dimarco, Barella e Calhanoglu tra tutti.
Fase di non possesso
L’Inter di Simone Inzaghi disturba la prima costruzione di gioco avversaria attendendo gli avversari senza forzare il pressing ma indirizzando sui lati, dove esso inizierà molto forte con gli esterni. Oltre agli attaccanti, vengono coinvolti anche i centrocampisti ed esterni appunto. In questa stagione i nerazzurri stanno subendo molti più gol della passa stagione e la motivazione potrebbe essere proprio dovuto a questo. I due esterni sono diventati due centrocampisti a tutti gli effetti e se questo aiuta tantissimo in fase di possesso, rende vulnerabile la fascia in caso di transizione negativa degli avversari visto che risultano molto alti.
Nella fase di non possesso bassa il centrocampo dell’Inter si dispone a schermo della difesa con una linea scaglionata per bloccare le linee di passaggi. I due esterni sono molto bravi in entrambe le fasi allineandosi ai tre centrali difensivi formando una difesa a 5 con il giocatore interessa nel lato dell’azione avversaria che è molto aggressivo. I centrocampisti spesso raddoppiano in marcatura per aiutare gli esterni. Dei due attaccanti, Thuram è quello che più frequentemente si dedica alla fase difensiva.
Fasi di transizione dell’Inter di Simone Inzaghi 24/25
Transizione positiva
Quando recupera palla, l’Inter non forza la giocata ma consolida il possesso con un giro palla ragionato, cercando frequentemente Çalhanoğlu. I nerazzurri sono comunque abili nello sfruttare gli spazi lasciati liberi dagli avversari ripartendo in velocità con diversi uomini quando si prospetta la possibilità.
Transizione negativa
Quando perde il possesso, l’Inter cerca di aggredire i portatori di palla avversari per recuperare il controllo del gioco nel minor tempo possibile.